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PROGETTI REALIZZATI IN COLLABORAZIONE CON ALTRI ENTI

PROGETTO PETER PAN

 La Cooperativa nell'anno  2000/2001 ha collaborato con il Consorzio dei Monti Dauni per la realizzazione del progetto "Peter Pan".
Il progetto Peter Pan è nato allo scopo di formare, favorire e costituire:

  • un gruppo intercomunale  di operatori
  • centri ludico-ricreativi comunali


Al fine di realizzare le attività previste da progetto dopo una prima  fase di formazione e animazione con gli operatori scelti da ciascun comune, si è giunti alla fase di organizzazione, gestione e  coordinamento delle le attività ludico-ricreative all'interno  dei propri centri ludici, permanenti o temporanei  esistenti.
Le attività realizzate sono:

  • laboratorio di danze popolari
  • laboratorio teatrale
  • laboratori per la creazione dei materiali necessari alla realizzazione del laboratorio teatrale
  • laboratorio ludico per il recupero dei giochi della tradizione popolare 

 

PROGETTO C.I.F.R.A.
Cura Inclusione Formazione Ricerca Azione

POR Puglia 2000-2006, Complemento di Programmazione, Asse III Risorse Umane Misura 3.2 "Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di giovani ed adulti", Azione c) "Accompagnamento", Avviso n.6/2006 pubblicato sul B.U.R.P. n.51 del 27/04/2006; Graduatoria approvata con D.D. n.832 del 02/11/2006 pubblicata sul B.U.R.P. n.146 del 09/11/2006 – Codice Progetto POR06032c0010

La Cooperativa Sociale Orsararcobaleno in partenariato con il GAL MERIDAUNIA, ente capofila del Progetto, Università degli Studi di Foggia e Istituto Religioso di Formazione ed Istruzione Professionale ha co-progettato e realizzato tale progetto.

E' un progetto realizzato a favore degli immigrati nell'ambito dei  servizi sociali e socio-sanitari.
L'intervento è stato realizzato nel territorio del Subappennino Dauno Settentrionale – coincidente con il Distretto Socio sanitario n.3 della ASL FG 3, il quale si compone di 14 Comuni: Alberona, Biccari, Carlantino, Casalnuovo, Casalvecchio, Castelnuovo, Celenza, Lucera, Motta Montecorvino, Pietra Montecorvino,  Roseto Valfortore, San Marco La Catola, Volturara Appula, Volturino.

Le motivazioni dell'intervento
La situazione rilevata sul nostro contesto di intervento non è quindi diversa da quella rilevata, negli ultimi anni, su tutto il territorio pugliese. A causa di un fattore antropologico-culturale, la diagnosi, l'eziologia, le terapie, i paradigmi conoscitivi ed operativi nel campo biomedico, si traducono, per le persone immigrate, nella possibilità o nell'impossibilità di rivolgersi ai servizi sanitari presenti nel nostro ambito. Spesso il personale sanitario non è preparato ad affrontare i bisogni di cui sono portatrici le persone immigrate, né sono in grado di relazionarsi al meglio con culture altre. Questo si riflette nella marginalità in cui molte persone straniere ricadono anche sulla scia di organizzazioni criminali che favoriscono la diffusione di numerose pratiche  indigene che nulla hanno a che vedere con la medicina e che potrebbero invece risultare dannose per la salute.
Dalla analisi del Piano di Zona di Lucera, si evince la necessità di rilevare l'evoluzione della domanda e dell'offerta di servizi sociali e socio-sanitari rispetto agli immigrati e rilevare i fabbisogni formativi delle risorse umane impegnate o da impegnare nei servizi di cura al target individuato.
La presenza di extracomunitari su questo territorio, come in altri, costituisce un nuovo problema da affrontare in quanto si vanno diffondendo nuove emergenze che provocano anche la nascita di atteggiamenti e comportamenti di intolleranza. L' integrazione diventa uno dei principali problemi di emergenza per la sicurezza sociale del nostro territorio.
Con questo progetto si è inteso avviare una ricerca/azione per monitorare l'evoluzione della domanda dei servizi sociosanitari da parte delle persone immigrate presenti sul nostro territorio; rilevare e formare, anche attraverso un affiancamento on site al personale socio-sanitario, ad una nuova forma di assistenza socio sanitaria, quella interculturale; accrescere la qualità dei servizi e l'occupabilità delle risorse umane nel settore dei servizi di cura. 

 

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